Hayao Miyazaki e l'airone: recensione del documentario di Kaku Arawaka (2024)

È il 2013 quando, successivamenteall’uscita in sala Hayao Miyazaki annuncia il suoritiro dal mondo dell’animazione e del cinema. È il 2016 quando,nel documentario Never Ending Man: Hayao Miyazaki viene rivelato cheMiyazaki sta tornando sui suoi passi, mettendosi al lavoro su unnuovo lungometraggio. È il 2023 quando quel nuovo progetto,Il ragazzo e l’airone (quila recensione) arriva finalmente in sala, rappresentando mortee rinascita dell’amato maestro dell’animazione (giapponese e non).Questo lungo e tortuoso viaggio, costellato da lutti, fatica, sognie speranze, viene ora svelato in Hayao Miyazaki el’airone da Kaku Arakawa, documentario checi riporta nuovamente all’interno dello Studio Ghibli.

Arakawa – già regista di Never Ending Man: Hayao Miyazaki e della miniserie10 Years with Hayao Miyazaki –realizzasostanzialmente un’estensione (per non usare il termine sequel) diquel suo documentario del 2016. Se quel progetto seguiva Miyazakidall’annuncio del suo ritiro passando attraverso il rendersi contodi non saper stare senza matita in mano e fino al suo rimettersi allavoro,Hayao Miyazaki el’aironeriparte proprio da lì per raccontare quellungo percorso che dal 2016 al 2023 ha portato alla realizzazionedel film che ha incantato il mondo, ottenendo ampi consensi efacendo guadagnare al suo autore il suo secondo Oscar per ilMiglior film d’animazione.

Ad unire spiritualmente i duedocumentari vi sono le continue riflessioni di Miyazakisull’avanzare della sua età e sul dubitare delle proprie capacità eforze per portare a termine questa nuova fatica. Ancor più diNever Ending Man: Hayao Miyazaki, Hayao Miyazakie l’airone è però segnato dai lutti, che diventanotuttavia spinta propulsiva per portare a termine quella nuovaavventura. È dunque un documentario dal tono malinconico, che cimostra il lato umano di una leggenda, dove però la speranza e lavoglia di scherzare trova infine sempre spazio, proprio come nelleopere realizzate nel corso di oltre quarant’anni da Miyazaki.

Hayao Miyazaki e l'airone: recensione del documentario di Kaku Arawaka (2)

Un regista non si ritira

Un regista non si ritira”,è ciò che un profondamente arrabbiato IsaoTakahata, maestro, rivale e amico di Miyazaki, ha detto aquest’ultimo quando annunciò il suo ritiro. Regista di opere comeUna tomba per le lucciole, Pom Poko e La storia della principessa splendente, Takahata – daMiyazaki affettuosamente chiamatoPaku-san –ha sempre avuto un posto speciale nella vita del collega. Si puòdire che è da quel rimprovero che Miyazaki inizia a comprendere cheTakahata ha di nuovo ragione, che non ci si può ritirare da ciò chesi è. E quando anche la sua storica confidente e color designerMichiyo Yasuda gli chiede di fare un nuovo film,Miyazaki comprende che è ora di rimettersi al lavoro.

Inizia così a prendere forma unnuovo racconto, che è per il regista di La città incantata l’occasione per ripensare a tuttala sua vita e il suo lascito artistico e umano. Il documentario diArakawa inizia dunque a seguire il regista in modo ancherocambolesco, con riprese quasi rubate di nascosto per cogliereMiyazaki nell’intimo. Non sembra quindi un caso che il film iniziaproprio con il regista nudo mentre fa una sauna, quasi come avolerci anticipare che quello che vedremo è un Miyazaki che simetterà a nudo raccontandoci tutto di sé e del proprio lavoro.Arakawa lavora però anche su un ritmo sempre piuttosto serrato,riuscendo a far confluire nelle proprie immagini anche una fortecomicità – dovuta in particolare agli scambi di Miyazaki con il suostorico produttore Toshio Suzuki – ma anche tuttoquel senso di quiete che lo stile di vita giapponesesuggerisce.

Si lavora per accostamenti, tra ciòche accade nella realtà e diretti corrispettivi nei film animati diMiyazaki, dimostrando dunque quanto per il regista il confine trafantasia e realtà sia esile. Un discorso, questo, che torna piùvolte nel corso del film, stupendo lo spettatore che si ritrovadavanti a situazioni, luoghi e persone che hanno direttamenteispirato precisi elementi delle varie opere realizzate da Miyazaki.In particolare, però, Hayao Miyazaki el’airone riesce realmente a trasmettere lo sforzocreativo, la fatica, la pazienza e le difficoltà che il lavoro suquesto nuovo film ha comportato. Miyazaki, che si concentraprevalentemente sullo storyboard, torna più volte sui suoi disegni,sui suoi tratti, facendo perfettamente comprendere quanto minuziosolavoro c’è dietro.

Hayao Miyazaki e l'airone: recensione del documentario di Kaku Arawaka (3)

Hayao Miyazaki e l’airone: creare per restarevivi

Nel mostrarci tuttociò,Hayao Miyazaki e l’airone non solofornisce una vera e propria spiegazione di determinati elementi delfilm (come le persone che hanno ispirato certi personaggi o losvelamento di certi simboli), ma porta ovviamente a anche aripensare a Ilragazzo e l’aironee a farlo apprezzare ancor dipiù. Ed è proprio nel raccontarci la realizzazione del film,attraverso un lunghissimo conto alla rovescia che porta sino allasua agognata uscita nei cinema giapponesi, che il documentario cicomunica un secondo importante elemento, ovvero il comprendere – dinuovo – da parte di Miyazaki come sia vero che un regista non sipuò ritirare, perché “se non realizziamo qualcosa non abbiamoniente”, come dirà Miyazaki stesso.

Hayao Miyazaki el’airone è dunque anche un’ode all’atto creativo, a quellavocazione che non si può soffocare e che chiede invece di essereliberata, come racconta il regista parlando del “coperchio del suocervello”. Ed è ancora una volta la vita a guidare la manodell’artista, “costretto” a portare avanti il suo lavoro mentre ilmondo intorno a lui perde pezzi. Se Ilragazzo e l’airone inizia venendo concepito in unmodo, la scomparsa di Michiyo Yasudaesoprattutto quella di Isao Takahata influenzanoprofondamente Miyazaki e il suo lavoro. È proprio nel vedere ilregista andare avanti nel suo lavoro nonostante i lutti che segnanoil cammino che si ritrova uno degli elementi più toccanti delfilm.

Sono episodi che danno la misura deltempo, che costringono Miyazaki a riflettere sul senso della vita,sul tempo che gli resta, chiedendosi sé egli stesso riuscirà avedere finito quel suo nuovo lavoro. Il tono del documentario èdunque spesso funebre, malinconico, ma con la possibilità che unabattuta e una risata si intromettano e riportino un equilibrio altutto, proprio come l’equilibrio ricercato dal personaggio delprozio in Ilragazzo e l’airone (ispirato proprio a Takahata). Ècosì che, passo dopo passo, si giunge al completamento del film, alsuo diventare pubblico, al suo trionfo globale. E quando tutto èfinito? La risposta ce la offre sempre Miyazaki: “è proprioallora che la vita continua ad andare avanti“. Morte erinascita, lasciando aperta la porta verso il futuro.

Hayao Miyazaki e l'airone

4

Sommario

Kaku Arakawa – vero e proprio biografo audiovisivo di HayaoMiyazaki – realizza con Hayao Miyazaki e l’aironeun documentario divertente, appassionante e malinconico, che nonsolo permette di comprendere lo sforzo creativo dietro un’operadell’animatore e regista giapponese – di conseguenza apprezzandolaancor di più – ma offre anche uno sguardo intimo sulla sua ricercadi un senso ad una vita che gli presenta ora il conto, condividendocosì sogni e paure universali all’interno di un filmparticolarmente emozionante.

Gianmaria Cataldo

Laureato con lode in Storia e Criticadel Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti delLazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora conCinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. Èautore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editriceBakemono Lab.

Hayao Miyazaki e l'airone: recensione del documentario di Kaku Arawaka (2024)

References

Top Articles
Latest Posts
Recommended Articles
Article information

Author: Delena Feil

Last Updated:

Views: 6128

Rating: 4.4 / 5 (65 voted)

Reviews: 88% of readers found this page helpful

Author information

Name: Delena Feil

Birthday: 1998-08-29

Address: 747 Lubowitz Run, Sidmouth, HI 90646-5543

Phone: +99513241752844

Job: Design Supervisor

Hobby: Digital arts, Lacemaking, Air sports, Running, Scouting, Shooting, Puzzles

Introduction: My name is Delena Feil, I am a clean, splendid, calm, fancy, jolly, bright, faithful person who loves writing and wants to share my knowledge and understanding with you.